24 gennaio 2010

Kurt Imhof critica il percorso storico della Svizzera dagli anni '70


 Svizzera, il mito da rielaborare - versione dell'articolo: pdf.

Rivelatrice l'intervista rilasciata dal sociologo Kurt Imhof al settimanale ticinese l'Azione, lo scorso 11 gennaio 2010. Brava la Redazione di Azione! E complimenti al Direttore Peter Schiesser (di cui è  l'editoriale), un giornalista che in questi ultimi anni ha soprattutto saputo far rinascere la pubblicazione!
Splendido lavoro Peter!


Perchè trovo l'intervista a Imhof tanto speciale? 
Beh, per due semplici motivi.

Il primo motivo riguarda sicuramente il contenuto della sua analisi: fine, lucida, aperta, attenta ai dovuti equilibri e rivelatrice, perchè spiega molto bene quelli che sono i meccanismi politici che hanno portato la Svizzera nella situazione difficile in cui si trova. Kurt Imhof fornisce alla giornalista risposte molto concrete, con lucidità e chiarezza. La sua franchezza è quasi disarmante e non risparmia nessuno. Personalmente trovo si tratti di considerazioni assolutamente condivisibili, che l'intera classe politica dovrebbe leggere e fare proprie. ...ma non voglio riverlare di più, l'intervista merita di essere letta fino all'ultima parola!

Il secondo motivo riguarda invece aspetti di natura prettamente "giornalistica", mediatica. Succede fin troppo raramente che la stampa svizzero italiana si rivolga a sociologi svizzero tedeschi per un qualche problema o fenomeno riguardante il nostro Paese. Solitamente il ticinese si interessa marginalmente di approfondimenti e analisi che interessano la Svizzera tedesca. Così, se ti affidi alla stampa ticinese e hai l'esigenza di leggere qualcosa di più informativo (e critico) sui fatti che avvengono nel resto del Paese, ti tocca abbonarti a un qualche altro quotidiano/settimanale svizzero (...io consiglio la Wochenzeitung, nota come WOZ!). Non mi riferisco ai temi di respiro nazionale, come ad esempio l'attualità politica che, grazie ad alcune ottime trasmissioni, trova spazio anche nel nostro Cantone (penso specificamente alla trasmissione radiofonica Modem di Rete UNO/RSI, ogni mattina alle ore 8.30). Mi riferisco piuttosto alle notizie che riguardano il resto della Svizzera che dai media ticinesi vengono spesso ridotte alle poche righe di agenzia (sda/ats). E questo è veramente un peccato perchè vi sono degli approfondimenti e dei dibattiti nel resto del Paese che sembra non interessino il Ticino, mentre farebbe bene a questo Cantone interessarsi maggiormente di quanto avviene nel resto della Svizzera. Chissà che non sia proprio questo uno dei motivi che spinge il Ticino all'isolamento...

Ecco quindi, a mio avviso, il valore aggiunto che ci ha offerto l'Azione con questa intervista!

Buona lettura! E a ri-blog!
Nadia