Il Coordinamento donne della sinistra ha organizzato un evento molto particolare dal titolo "Ricette politiche; un evento dedicato alla campagna elettorale per le Elezioni federali. Venerdì sera, 5 ottobre, il Coordinamento ha invitato tutte le candidate dei partiti progressiti con l'obiettivo di farsi svelare la loro ricetta politica, ricetta che le candidate porterebbero con loro a Berna, lasciandosi ispirare dalla torta che ognuna si è preoccupata di cucinare, di farsi fare o di comprare - proprio per questa occasione. L'idea, ammetto, non mi entusiasmava, ma si è trattata di una serata curiosa, una chiacchierata tra donne (un solo uomo, se non ricordo male), tante considerazioni importanti per la causa femminile ...e anche un filo di stanchezza. Nonostante il numero esiguo di candidate e di pubblico, mi ha stupido la creatività di Saida Cozzaglio del Partito del lavoro (oggi Partito comunista) - una persona che con molto entusiasmo ha parlato con schiettezza dei problemi della vita (una ragazza veramente in gamba!). Mi ha inoltre sorpreso la simpatia di Francoise Gehring, la moderatrice che con grande capacità ha saputo accompagnarci tra domande tutt'altro che scontate e risposte non sempre delle più semplici.
La torta? La mia ricetta politica?
Innanzitutto ho dovuto spiegare perchè alla mia torta mancava un pezzettino. Ebbene sì, ho pensato che sicuramente Manuel, dopo le mie 1000 assenze, si meritava almeno un piccolo pezzo di torta. E poi ho dovuto svelare la ricetta politica rappresentata dalla mia torta. Una coloratissima torta di frutta con mandarini, fragole, kiwi, mirtilli, uva, ribes, pesche e lamponi - un'armonia di sapori capaci di valorizzare ogni singolo frutto (frutti che provengono da paesi esotici o da paesi alpini, come i nostri) - una moltitudine di identità che caratterizzano il nostro paese, identità che dovrebbero poter vivere nella pace e nel riconoscimento reciproco. Un insieme di identità in cui ogni componente - lingue, culture, religioni, sessi, generazioni e ogni altra possibile caratteristica che solitamente viene considerata "diversa" o "fuori dalla norma" - viene rispettata senza paura di esclusione o rischio di emaginazione, di abbandono. Penserei inoltre all'insieme di misure economico-sociali che sono necessarie alla politica per promuovere un paese più "aperto, sociale ed ecologico"...principi importanti del nostro slogan politico, principi che mertiano di trovare il dovuto spazio tra i tanti, troppi inutili messaggi populiti della destra. Non si tratta di soluzioni semplici ed ingannevoli, ma di ricette dai tanti ingredienti, capaci di rispondere ai problemi più complessi. Insomma, le mie considerazioni hanno spaziato dalle scansie sempre colme della dispensa infinita di mia nonna (una donna splendida), all'importante ruolo dell'integrazione, alle teorie che mirano a relativizzare l'universalità della Dichiarazione dei diritti dell'uomo - ops, dei Diritti dell'essere umano (occhio, all'espressione!), agli approfondimenti scientifici di Mascha Madörin in tema di Care Economy, un approccio teorico che cerca di promuovere la monetarizzazione del lavoro legato alle "cure" garantite dalle donne che si occupano dei figli, dei nipoti, dei familiari anziani o dei familiari in difficoltà.
Ecco, brevemente, alcune considerazioni legate alla mia torta di frutta, ma sono stati numerosi i pensieri che hanno accompagnato questa serata. E, dulcis in fundo, la serata si è conclusa con l'assaggio delle torte - un dolcissimo finale!