Come prima cosa faccio i miei migliori Auguri a tutti per la Festa del Lavoro!
Oggi il lavoro diventa sempre più una questione individuale ed è particolarmente difficile affrontare i problemi del mondo del lavoro. Si cambia datore di lavoro, settore lavorativo, magari anche professione, gli orari sono imprevedibili e la sera si è stanchi morti. Se poi bisogna pensare ad una famiglia, a figli e genitori anziani ...allora manca quasi il tempo per respirare. Come riuscire ad organizzarsi e rivendicare condizioni lavorative migliori? Alcuni non esiterebbero a rispondere "Affidandosi ai sindacati!". E se in parte condivido questa risposta, in parte l'esperienza personale (quale segretaria sindacale) mi ha insegnato a conoscerne i limiti, partendo dalla preparazione, dalla capacità di mediazione e di negoziazione dei sindacalisti stessi, fino ad arrivare a quelli che oggi sono problemi e soluzioni che non dovrebbero riguardare unicamente i sindacati, bensì la politica perchè si tratta di problemi che non riguardano unicamente il margine di manovra sindacale. A questo proposito non mi riferisco unicamente a provvedimenti legati alle assicurazioni sociali (in cui una buona maggioranza di politici pensa a peggiorarne le condizioni a discapito proprio dei lavoratori!), alla rivendicazione di contratti collettivi e di un salario minimo, a misure volte a sopperire ai problemi dei working-poor, alle misure di accompagnamento agli accordi bilaterali contro il dumping salariale e sociale, o ancora a misure legislative rivolte a problemi specifici come la disparità salariale tra uomo e donna).
La votazione di marzo ne è un esempio lampante: il popolo è stato chiamato alle urne per esprimersi sulla riduzione del tasso di conversione del secondo pilastro (LPP). L'intenzione della maggioranza del Parlamento era quella di far passare alla cassa i lavoratori riducendo le loro rendite pensionistiche. Che classe politica seria, eh?! Dobbiamo ricordarci che solo grazie al referendum lanciato dall'Unione Sindacale Svizzera e al Partito Socialista il popolo ha potuto esprimersi e ha potuto bocciare questa proposta sciagurata! Gente: alle prossime elezioni ricordiamoci dei politici che, appoggiando questa misura, hanno voltato le spalle alle lavoratrici e ai lavoratori! In democrazia il popolo si merita i politici che sceglie ...ditemi voi se vi sembra normale che una proposta accettata dal Parlamento venga sconfessata in modo così evidente dal volere del popolo! Questo significa che chi governa e ci rappresenta innzitutto non conosce il nostro volere o peggio ancora non promuove una politica che fa i nostri interessi, gli interessi della maggioranza! E di conseguenza questi politici vanno cambiati! Punto.
La crisi finanziaria ha poi fatto del suo, ha causato ancora più precariato ed incertezze nel mondo del lavoro. E anche in questa occasione si è potuto notare come la politica in Parlamento faccia prioritariamente gli interessi di chi possiede capitali ...anche se un piccolo barlume di buon senso è emerso con l'opposizione politica (commissionale) alla proposta del Consiglio di Amministrazione di UBS di approvvare la gestione 2007 della ex-dirigenza ...ma in Parlamento si fatica a fare passi avanti.
Così, sono trascorsi ormai diversi mesi dal crollo di alcune banche statunitensi e i banchieri hanno ripreso le attività di sempre - tra queste anche il pagamento di bonus milionari ai responsabili di questa crisi. E l'unica proposta politica che osa mettere in discussione questi fatti andando alla radice della questione (l'ingiustizia dovuta a salari ingiustificatamente tanto sproporzionati) e argomentando in modo eccellente è la Gioventù Socialista con l'Iniziativa 1:12 - Per salari equi! (...tornerò su questa iniziativa prossimamente perchè la trovo molto interessante dal punto di vista politico!). Pensando ai recenti avvenimenti mi ritrovo a pensare a quanto sia perverso il fatto che un lavoratore che ha contribuito a salvare l'UBS tramite la proprie tasse, ha perso il proprio posto di lavoro proprio a causa della crisi indotta dall'agire sconsiderato di alcuni criminali. Questo è il termine che andrebbe utilizzato per chi partecipa a manovre finanziarie tanto scellerate. Sì, veri e propri criminali della finanza che con il proprio agire sconsiderato hanno provocato conseguenze pesanti nel mondo del lavoro. Questo è un altro esempio pratico del nostro recente passato, anzi del nostro presente, che ci riporta a ragionare sulle grandi differenze e disparità che vi sono tra il lavoro e il capitale, tra il mondo del lavoro e il privilegiato mondo dell'Alta finanza. Ecco a mio avviso dove dovremmo ricominciare a lavorare politicamente!
E finisco con esprimere un pensiero ottimista di fronte a questo marasma di ingiustizie e incertezze: il potenziale rappresentato dalla Gioventù socialista nel ripensare e ridefinire il nostro futuro - un futuro migliore caratterizzato da valori che mettono al primo posto la comunità e il benessere del cittadino e della cittadina più sfavoriti! La qualità di un sistema democratico la si misura da come vive il cittadino più debole, più bisognoso. E proprio per questo ripongo le mie speranze nei giovani socialisti e nei politici che difendono l'interesse dell'intera comunità basandosi sul buon senso, sull'equità e sulla giustizia sociale!
AUGURI A TUTTI PER LA NOSTRA FESTA!
VIVA IL 1.MAGGIO!
Ci vediamo al corteo di Lugano ...e a ri-blog!
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nadietta