14 dicembre 2010

Un pensiero a Friedrich Dürrenmatt

Oggi - una vera e propria giornata nera per la democrazia in Italia - è anche il ventesimo anniversario della scomparsa del grande scrittore Friedrich Dürrenmatt, nostro concittadino. Questo eccellente autore merita il nostro riconoscimento per quanto ha scritto durante la sua vita.
Ricordo in particolare il discorso di Dürrenmatt dedicato a Vaclav Havel, in occasione della consegna del Premio Gottlieb-Duttweiler a quest'ultimo (nel 1990). Il discorso era intitolato "Die Schweiz - ein Gefängnis", "La Svizzera - Una prigione" e ripensando ad oggi, devo dire che si tratta di un testo non solo geniale, ma attualissimo! Grande Dürrenmatt!

Ecco il discorso riproposto su youtoube! ...non perdetevelo, è una chicca!









A riblog & GRAZIE Dürrenmatt!!!
Nadia

20 settembre 2010

Mancano Donne nel corpo docenti universitario elvetico

Dibattito odierno su Modem/RSI - Nel corpo docenti dell'USI la presenza molto bassa di docenti donne è dovuta ad un fatto di discriminazione? Beh, si tratta di 4 professoresse su una sesantina di docenze, alla faccia della discriminazione. Giusto pertanto soffermarsi su questo fatto: il tema approda sul tavolo dei politici ed è giusto che la politica si preoccupi anche di questi aspetti (...anche se la presenza femminile in politica non è proprio paritaria, il Ticino, anche in questo ambito, ne esce con le ossa rotte - ahi!).

Il tema vale una riflessione, perchè questo dato non è una novità, non è una scoperta e negli anni la situazione dovrebbe essere un'altra. Di fronte ad un problema ormai noto da alcuni decenni avremmo già dovuto e potuto fare un bel passo avanti. Accipicchia! La riproduzione di certi modelli,  rappresentazioni sociali e pertanto discriminazioni da tempo non sono più un mistero, quindi gli strumenti per intervenire e migliore le cose ci sarebbero - ci sono! Mah!

Insomma, la presenza di donne nel corpo docenti universitario resta un grave problema svizzero, oltre ad esserlo in modo rimarcato nel Cantone Ticino. All'Università di Berna mi ricordo come una docente dalle origine indiano-portoghesi, durante una lezione di "Educazione antiraziale e orientata alle pari opportunità" ricordasse che la presenza femminile nel corpo docenti universitario in India fosse progredito da diversi decenni. Era il 1999. Sopresa? Per nulla. È un dato di fatto: la Svizzera in ambito di pari opportunità conosce gravi ritardi  con il voto alle donne, con l'assicurazione maternità, ecc.
E intanto gli "Uomini al potere"  ripetono tante, troppe scuse, mentre i servizi Gender rischiano in certi casi veramente di essere un alibi. Imperdonabile poi la risposta in cui si ricorda che la percentuale di donne sia maggiore se si considera l'assistentato: complimenti! Vi ricorda qualcosa la formula: Medico uomo - Infermiera donna? Oppure Direttore uomo - Assistente donna?  Stessa solfa. Docente universitario uomo - Docente delle elementari donna.
Poi quando una donna riesce ad imporre la propria presenza (in certi campi ci vorranno secoli, mettiamo il cuore in pace) di fatto gli stipendi e il riconoscimento della funzione decade ...il fenomeno della femminilizzazione delle professioni. Doppio Mah!

...e non dimentichiamoci che in Ticino si aggiunge la componente "Umma, Umma", assolutamente da non sottovalutare in certi ambiti. Zgraggen non è inoltre un esponente di Comunione Liberazione? Triplo Mah!

Quindi più che giusto porre la questione sul PIANO POLITICO, specialmente se i soldi pubblici e quindi la responsabilità sociale partecipano a questa formazione. Bravo Nenad.

DONNE AGLI STUDI, DONNE RICERCATRICI, DONNE: 
RESISTERE, RESISTERE, RESISTERE - specialmente in Ticino!

A riblog! Nadia

15 agosto 2010

Speciale Festival del Film Locarno 2010



Ed eccoci giunti a sabato14 agosto - la giornata conclusiva del Festival di Locarno.
Com'è stato? Iniziamo a dire che a parte alcuni film a mio avviso trooooppo lenti, nell'insieme anche quest'anno è stata un'esperienza carina - un viaggio impegnativo, ma piacevole. 
 
A parte alcuni "Sold out" deludenti (insomma le sale esaurite potevano risparmiarsele coordinando meglio l'attribuzione delle sale), ho fatto di nuovo una bella scorpacciata di film. Ho seguito, come sempre, i film del concorso internazionale, i film in Piazza e alcuni film delle Sezioni Settimana della critica, Open Door, Programmi speciali, come anche alcuni corti dei Pardi di domani.
Una scelta che mi ha portato a toccare i consueti temi che ricorrono al Festival, le critiche alla società odierna ormai superficiale, individualista, consumista, capitalista, ecc., ma mi ha fatto riflettere anche su altri temi - ad esempio la clonazione oppure quanto hanno vissuto le donne durante la Seconda Guerra mondiale. 

Premetto di aver tralasciato i film più trasgressivi, che non mi interessavano vista "la trama abbastanza povera", ho trovato la scelta dei film proposti al festival migliore degli scorsi anni, anche se naturalmente avrei attribuito i Pardi ad altri registi, produttori, attrici & attori.

Per i film in CONCORSO INTERNAZIONALE ...

Il mio Pardo d'oro va a:
Beyond the Steppes di Vanjad'Alcantara

Pardo d'argento e Pardo di bronzo ai film:
Womb, di Benedek Fliegauf
La petite chambre, di Stéphanie Chuat e Véronique Reymond 

Pardo per la miglior fotografia a:
Womb, di Benedek Fliegauf

Pardo d'oro per la migliore attrice protagonista va, a pari merito, a:
Agnieszka Grochowska, attrice protagonista del Film Beyond the Steppes
Eva Green, attrice protagonista del Film Womb
 
Pardo d'oro per il miglior attore protagonista a:
Pietro Casella, attore protagonista del Film Pietro di Daniele Gaglianone

I miei complimenti alla Direzione artistica del festival per la scelta dei film proiettati in PIAZZA GRANDE, di cui ricorderei:

La nostra vita del regista Daniele Lucchetti (serata pre-festival)
Cyrus del regista Jay Duplass
The Human Resources Manager del regista Eran Riklin (a me noto per il suo splendido film "Il Giardino dei Limoni")
Das letzte Schweigen del regista Baran bo Odar.

E infine ricordo i due DOCUMENTARI che mi hanno colpito maggiormente:

Article 12 - Waking up in a surveillance society, di Juan Manuel Biain
Documentario che tramite il contributo di noti personaggi del mondo della cultura, della scienza e della tecnologia mette in discussione l'erodersi del diritto alla sfera privata, un diritto fondamentale che nel corso degli ultimi viene sempre più violato in nome della sicurezza. 
Per leggere il testo integrale che ho scritto quale approfondimento del contenuto del film, clicka il link all'articolo pubblicato su Ticinolibero - Article 12. Buona lettura!

Karamay, di XZ Xin
Documentario di 6 ore, di cui ho visto il primo tempo che - tramite toccanti testimonianze personali e documenti storici - la tragedia avvenuta l'8 dicembre 1994, in cui durante uno spettacolo dedicato alle autorità politiche e del partito della regione cinese di Karamay numerosi bambini sono bruciati all'interno di un teatro - una struttura considerata tutt'altro che sicura. Se molte sono ancora le domande che restano senza risposte, nulla ancora fa purtroppo sperare che il regime sia interessato a far luce su questa triste vicenda. Questo documentario cerca di dar voce a questa causa e a tale proposito ritengo si tratti di un documento veramente unico.

...e infine ringrazio Paolo per l'ottima compagnia - è stato un grande Compagno di viaggio e di aperitivi (!) ...e Barbara, per accompagnarmi da anni alle proiezioni dei film in Piazza!

E aspettando il 4 agosto 2011, a ri-blog al Festival di Locarno! 
Nadietta

1 giugno 2010

La Commissione d'inchiesta rischia la bocciatura. PLR & PPD: paura di troppi scheletri nell'armadio?

Dopo tante perplessità sull'agire del Consigliere federale Merz, del Consiglio federale, della FINMA (l'organo di controllo) e dell'UBS, i partiti PLR e PPD si accontentano del rapporto della Commissione Gestione delle Camere e puntano unicamente sulla messa in atto delle raccomandazioni contenute nel rapporto. Tutto qui ...ed è tutto dire! Come se queste raccomandazioni non potessero essere messe in atto che a conclusione di un'inchiesta parlamentare e come se non fosse importante far luce sugli intrallazzi tra Governo, FINMA e UBS.

Trovo sia gravissima la posizione di questi partiti ed è spontaneo chiedersi quali possano essere i motivi che li spingono a mantenere l'oscurità su questa vicenda. La scusa dell'inutilità di un'inchiesta parlamentare non tiene (il passato conferma il valore di queste inchieste!), come non sono credibili a mio avviso neppure la questione sui costi (alla faccia dei miliardi sborsati dalla cittadinanza) e tanto meno sui tempi (abbiamo già atteso abbastanza, alcuni mesi/anni non mi cambiano la vita, se poi però viene fatta chiarezza e giustizia!).  Hanno forse troppi scheletri nel cassetto i politici del PRL, Merz e tutte le persone personalmente coinvolte in questa vicenda? In passato l'affare Coop e le schedature sono state oggetto di in un'inchiesta e in questo modo è stato possibile garantire alla cittadinanza il principio della trasparenza sull'operato dei vertici del nostro Governo, altrimenti protetto da un velo direi "pietoso". Com'è possibile negare un'inchiesta parlamentare quando la cittadinanza di punto in bianco ha versato miliardi per salvare l'UBS dal tracollo?

Le considerazioni odierne di Fulvio Pelli alla trasmissione radiofonica Modem della RSI sono inequivocabili: Pelli ha affermato che il Consiglio federale ha agito in modo corretto. Si direbbe che il PLR legga l'operato di Merz unicamente in funzione degli interessi dell'UBS, non tanto del popolo svizzero che ha pagato fior di quattrini per salvare la banca. Un'osservazione che lascia sconcertati visto che la Commissione gestione è arrivata alle conclusioni invece che diversi aspetti non hanno funzionato. Ada Marra ieri alla trasmissione televisiva Contesto e Marina Carobbio alla trasmissione radiofonica odierna di Modem sono state veramente in gamba a spiegare i motivi che rendono necessaria l'inchiesta - veramente brave!

Beh, in definitiva non posso che ribadire quanto sia peccato non poter far chiarezza, accipicchia, avrei veramente voluto conoscere l'esito di questa inchiesta!!! E non dimentichiamoci, in tutto questo bisogna ringraziare sopratutto il PPD che nega l'inchiesta....cavoli che faccia tosta! Speriamo che l'elettorato ne tenga conto ...insomma a futura memoria! :o)
A ri-blog! Nadia

1 maggio 2010

Un 1.maggio di festa ...ma il lavoro è troppo spesso sinonimo di precariato


Come prima cosa faccio i miei migliori Auguri a tutti per la Festa del Lavoro!

Oggi è il 1. Maggio e da noi, come in alcune altre parti d'Europa il mondo sindacale ha organizzato la Festa del lavoro. Un'occasione per ricordare l'importante contributo di molti lavoratori e molte lavoratrici al benessere della nostra comunità, ma soprattutto un'occasione per richiamare ad una riflessione su quelli che sono gli aspetti negativi di questo mondo che purtroppo penalizzano sempre più spesso proprio coloro che sostengono con il proprio lavoro l'economia del nostro Paese.

Oggi il lavoro diventa sempre più una questione individuale ed è particolarmente difficile affrontare i problemi del mondo del lavoro. Si cambia datore di lavoro, settore lavorativo, magari anche professione, gli orari sono imprevedibili e la sera si è stanchi morti. Se poi bisogna pensare ad una famiglia, a figli e genitori anziani ...allora manca quasi il tempo per respirare. Come riuscire ad organizzarsi e rivendicare condizioni lavorative migliori? Alcuni non esiterebbero a rispondere "Affidandosi ai sindacati!". E se in parte condivido questa risposta, in parte l'esperienza personale (quale segretaria sindacale) mi ha insegnato a conoscerne i limiti, partendo dalla preparazione, dalla capacità di mediazione e di negoziazione dei sindacalisti stessi, fino ad arrivare a quelli che oggi sono problemi e soluzioni che non dovrebbero riguardare unicamente i sindacati, bensì la politica perchè si tratta di problemi che non riguardano unicamente il margine di manovra sindacale. A questo proposito non mi riferisco unicamente a provvedimenti legati alle assicurazioni sociali (in cui una buona maggioranza di politici pensa a peggiorarne le condizioni a discapito proprio dei lavoratori!), alla rivendicazione di contratti collettivi e di un salario minimo, a misure volte a sopperire ai problemi dei working-poor, alle misure di accompagnamento agli accordi bilaterali contro il dumping salariale e sociale, o ancora a misure legislative rivolte a problemi specifici come la disparità salariale tra uomo e donna).
La votazione di marzo ne è un esempio lampante: il popolo è stato chiamato alle urne per esprimersi sulla riduzione del tasso di conversione del secondo pilastro (LPP). L'intenzione della maggioranza del Parlamento era quella di far passare alla cassa i lavoratori riducendo le loro rendite pensionistiche. Che classe politica seria, eh?! Dobbiamo ricordarci che solo grazie al referendum lanciato dall'Unione Sindacale Svizzera e al Partito Socialista il popolo ha potuto esprimersi e ha potuto bocciare questa proposta sciagurata! Gente: alle prossime elezioni ricordiamoci dei politici che, appoggiando questa misura, hanno voltato le spalle alle lavoratrici e ai lavoratori! In democrazia il popolo si merita i politici che sceglie ...ditemi voi se vi sembra normale che una proposta accettata dal Parlamento venga sconfessata in modo così evidente dal volere del popolo! Questo significa che chi governa e ci rappresenta innzitutto non conosce il nostro volere o peggio ancora non promuove una politica che fa i nostri interessi, gli interessi della maggioranza! E di conseguenza questi politici vanno cambiati! Punto.
La crisi finanziaria ha poi fatto del suo, ha causato ancora più precariato ed incertezze nel mondo del lavoro. E anche in questa occasione si è potuto notare come la politica in Parlamento faccia prioritariamente gli interessi di chi possiede capitali ...anche se un piccolo barlume di buon senso è emerso con l'opposizione politica (commissionale) alla proposta del Consiglio di Amministrazione di UBS di approvvare la gestione 2007 della ex-dirigenza ...ma in Parlamento si fatica a fare passi avanti.
Così, sono trascorsi ormai diversi mesi dal crollo di alcune banche statunitensi e i banchieri hanno ripreso le attività di sempre - tra queste anche il pagamento di bonus milionari ai responsabili di questa crisi. E l'unica proposta politica che osa mettere in discussione questi fatti andando alla radice della questione (l'ingiustizia dovuta a salari ingiustificatamente tanto sproporzionati) e argomentando in modo eccellente è la Gioventù Socialista con l'Iniziativa 1:12 - Per salari equi! (...tornerò su questa iniziativa prossimamente perchè la trovo molto interessante dal punto di vista politico!). Pensando ai recenti avvenimenti mi ritrovo a pensare a quanto sia perverso il fatto che un lavoratore che  ha contribuito a salvare l'UBS tramite la proprie tasse, ha perso il proprio posto di lavoro proprio a causa della crisi indotta dall'agire sconsiderato di alcuni criminali. Questo è il termine che andrebbe utilizzato per chi partecipa a manovre finanziarie tanto scellerate. Sì, veri e propri criminali della finanza che con il proprio agire sconsiderato hanno provocato conseguenze pesanti nel mondo del lavoro. Questo è un altro esempio pratico del nostro recente passato, anzi del nostro presente, che ci riporta a ragionare sulle grandi differenze e disparità che vi sono tra il lavoro e il capitale, tra il mondo del lavoro e il privilegiato mondo dell'Alta finanza. Ecco a mio avviso dove dovremmo ricominciare a lavorare politicamente!

E finisco con esprimere un pensiero ottimista di fronte a questo marasma di ingiustizie e incertezze: il potenziale rappresentato dalla Gioventù socialista nel ripensare e ridefinire il nostro futuro - un futuro migliore caratterizzato da valori che mettono al primo posto la comunità e il benessere del cittadino e della cittadina più sfavoriti! La qualità di un sistema democratico la si misura da come vive il cittadino più debole, più bisognoso. E proprio per questo ripongo le mie speranze nei giovani socialisti e nei politici che difendono l'interesse dell'intera comunità basandosi sul buon senso, sull'equità e sulla giustizia sociale!

AUGURI A TUTTI PER LA NOSTRA FESTA! 
VIVA IL 1.MAGGIO!

Ci vediamo al corteo di Lugano ...e a ri-blog! 
nadietta

19 aprile 2010

Elezioni nel Gambarogno - ultimi giorni!


Siamo ormai agli sgoccioli, manca meno di una settimana alle Elezioni dei nuovi organi comunali del Comune del Gambarogno e personalmente sono candidata sia al Municipio, sia al Consiglio Comunale della LISTA 4!


Devo dire che come Gruppo "Socialisti + Verdi + Indipendenti" si è trattato di un lavoro molto appagante - tra noi si è instaurata una buona collaborazione e gli appuntamenti con la cittadinanza sono sempre stati dei successi. Anche l'ultimo incontro ufficiale tenutosi Domenica 11 aprile 2010 alle Scuole di Vira Gambarogno è riuscito, grazie oltretutto alla partecipazione di Marina Carobbio e Manuele Bertoli. Un gran bel pomeriggio in compagnia!

Per far conoscere le nostre idee, le nostre candidate e i nostri candidati abbiamo preparato il Programma di legislatura 2010-2012, abbiamo ideato un prospetto presentandoci alla popolazione e abbiamo ideato il nostro sito www.sinistradelgambarogno.ch. E per questo lavoro ho avuto la fortuna di poter collaborare con Gabriele Croci dello Studio POP, così come con Ivo Durisch della Lineasoft - FAVOLOSI! A loro rinnovo i miei più fervidi ringraziamenti!!!

In questi giorni girano un sacco di voci ...vi sono candiati di diverso colore che fanno la campagna insieme, girano promesse quali merci di scambio per il voto e girano un sacco di pronostici su quelli che saranno i risultati. Beh, io spero molto che i vecchi campanilismi e quanto avvenuto in passato non intacchi i politici che dovranno impostare i lavoro per costruire il Nuovo Gambarogno, il nostro futuro. Anche se da quanto si sente in giro, le faccie saranno le solite, i politici anche ...e purtroppo anche gli intrallazzi e gli interessi personali. Altro che Nuovo Gambarogno! Ma lasciamo tempo al tempo e in questo l'ottimismo aiuta!

Vota Nadia! Vota Nadia! Vota Nadia!

...e a ri-blog!

13 aprile 2010

Salari & Lavoro: Parliamone!


DIBATTITO PUBBLICO 
Prospettive socialiste & la Gioventù Socialista (GISO)


I salari, il lavoro e la sinistra
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Venerdì 23 aprile 2010 ore 18.30
Casa Pasquée - via Madonna della Salute Massagno

La forbice dei salari e dei redditi si amplia sempre di più. Nonostante la crisi e i massicci interventi statali, manager e dirigenti bancari incassano milioni. In Svizzera molti salari sono al di sotto dei 4000.- franchi al mese, per non parlare di chi, specie donne e giovani, ne riceve meno di 3000.-.
I giovani socialisti svizzeri hanno lanciato un’iniziativa popolare per far sì che il salario massimo versato da un’impresa non possa superare di oltre dodici volte il salario minimo versato dalla stessa impresa (1:12).
Il PSS e i sindacati intendono lanciare un’iniziativa per l’introduzione di un salario minimo legale.

Cosa ne pensano i giovani?
Quali prospettive si aprono per il futuro?

Prospettive socialiste e la GISO vi invitano a un dibattito pubblico.
Interverranno:

Cédric Wermuth
presidente della GISO svizzera e vicepresidente del PSS
Jon Pult
presidente del PS del Canton Grigioni
Egon Canevascini
studente e membro del Comitato GISO sezione ticinese

Amalia Mirante
economista all’Università della Svizzera italiana

Introdurranno la serata: Nadia Pittà e Adriano Venuti 

Vi aspettooooo!!!


28 marzo 2010

Prospettive Socialiste, trovarsi per discutere

 
 PARTITO SOCIALISTA TICINO
CONGRESSO STRAORDINARIO DEL 27.3.2010

Ieri purtroppo ho potuto assistere solo agli ultimi momenti del Congresso straordinario del Partito Socialista ticinese perchè frequento un corso alla SUPSI e ieri avevo lezione. Ho però potuto seguire con attenzione l'intervento del Compagno Adriano Venuti (Presidente dell'attivissima Sezione PS di Massagno!) a proposito della discutibile adesione dei vertici del PS all'Associazione Incontro democrativo. Considerandolo un intervento non solo chiaro, ma significativo sotto molti punti di vista: eccolo riproposto in questo blog, in cui trovate anche l'Appello promosso da Prospettive Socialiste (a cui ho aderito con piacere e convizione). 
Approfitto per complimentarmi con Sandra Gallman, per averlo introddo già in prima mattinata, mi complimento con Adriano per l'ottimo scritto e ringrazio nuovamente Anna, Ivan e Franco per i loro interventi - nonostante siano stati esposti in modo costruttivo, purtroppo sembra arrivino a fatica a chi non sa o non vuole ascoltare.

Grazie Adriano e Grazie a tutte le Compagne e Compagni che non temono la discussione, 
cosci che un confronto costruttivo può solo aiutare a crescere. E il nostro Partito ticinese, nonostante i notevoli sforzi, deve poter discutere se vuole continuare a rappresentare la popolazione che crede nella giustizia e nell'equità sociale - un partito che sotto questo punto di vista oggi non può più permettersi compromessi ...tanto meno con l'ala liberale.

Arrivederci al primo incontro di Prospettive Socialiste!
A-riblog! 
Nadia


CONGRESSO STRAORDINARIO PS TICINO - 27.3.2010

INTERVENTO DI ADRIANO VENUTI - PROSPETTIVE SOCIALISTE


Care Compagne e Cari Compagni,

Il nostro partito sta attraversando una fase di intensi mutamenti. Le regole democratiche inserite nel nostro statuto fanno in modo che nei prossimi due anni molti dei volti noti del PS dovranno essere cambiati.
La nostra consigliera di stato non si ripresenterà più alle prossime elezioni cantonali del 2011, nella stessa occasione molti granconsiglieri, dopo 12 anni di lavoro parlamentare, dovranno lasciare il loro posto a nuove leve. Nel 2012 anche la presidenza del partito dovrà essere cambiata, con la normale conseguenza che all'interno della direzione ci saranno altri mutamenti.
In un momento storico in cui la politica è sempre più personalizzata, un simile ricambio di persone rischia di farci perdere qualche elettore che negli ultimi anni ci ha votato perché rassicurato dalla continuità di rappresentanza e dalla famigliarità da essa suscitata.
Ma un tale ricambio è un'occasione che il partito deve cogliere positivamente e propositivamente. È il momento perfetto per dimostrare che quello socialista è un partito vivo e capace di attingere alla propria base facendo emergere nuove personalità capaci di conquistare la fiducia della popolazione.
Per attingere alla propria base il partito deve mostrare un'identità chiara e forte, un'immagine di sé accogliente, rassicurante in cui i militanti prima, e gli elettori poi, possano riconoscersi con coraggio e fiducia.
Per raggiungere questi obbiettivi il partito deve fare un lavoro di autoanalisi concreto e non apparente.
Questo lavoro è stato in parte già tentato e se oggi siamo qui è per vederne i frutti. Dalla conferenza cantonale del 2008 è uscito un gruppo di riflessione che aveva proprio lo scopo di rivalutare l'identità del partito e di cercare delle soluzioni capaci di meglio radicarlo nel territorio e tra i militanti. Ne è uscito un documento al quale la direzione ha risposto con le proprie valutazioni. Il tutto è stato poi affrontato in alcune sedute di Comitato cantonale. Qui si sono prodotte delle discussioni stanche e in parte sterili. È mancata una vera volontà di confronto. Si ha l'impressione che sia mancata la volontà sincera di mettersi in discussione, e che questo lavoro introspettivo sia stato fatto solo come uno svogliato favore verso quei militanti che ne reclamavano la necessità.
Il nostro partito deve essere più coraggioso e più ambizioso. Non deve avere paura di se stesso. Non deve essere un partito costretto sulle difensive. È vero che negli ultimi anni ha fatto anche svariate proposte che sono andate a buon fine, ma l'immagine del partito non ne è uscita rafforzata.
In un momento in cui il partito, attraverso una discussione allargata - prima in comitato cantonale e poi al congresso - cerca di ammodernare e meglio definire la propria identità, e soprattutto se ciò sta avvenendo perché la base chiede di rinforzare il proprio profilo di partito di sinistra, in questo momento, azioni probabilmente fatte in buona fede, ma poco chiare e soprattutto poco partecipate, come quella di dare vita ad un asse preferenziale tra la dirigenza del partito socialista ed alcuni radicali ticinesi risulta di difficile comprensione.
Sia chiaro, la nascita di "Incontro democratico" non è il male peggiore, ma mostra evidenti errori procedurali. Il tentativo di creare un tavolo interpartitico sul quale porre problemi ai quali si possono dare soluzioni condivise è certamente nobile, ma deve essere fatto con larga partecipazione. Partecipazione dei militanti e partecipazione di tutti quegli attori politici che sicuramente potrebbero condividerne l'intento. Perché solo i radicali? I cristiano-sociali e i verdi, ad esempio, non potevano riconoscersi in questa iniziativa?

Proprio perché noi riteniamo che sia mancato il confronto interno al partito e perché ci sembra che il coinvolgimento della base nelle scelte più importanti stia venendo meno, abbiamo deciso di lanciare il nostro appello affinché il PS si consolidi come partito di sinistra forte e identitario. Un partito aperto al suo interno e capace di incarnare un ruolo aggregatore della sinistra ticinese. Un partito che sappia trovare il giusto equilibrio tra l'attività politica che si svolge nelle istituzioni e l'attività politica che una forza di sinistra dovrebbe saper svolgere anche nelle piazze, nei luoghi di lavoro, nei luoghi di vita sociale. Un partito capace di mostrarsi attrattivo anche per le generazioni più giovani e che dia concreto appoggio alle aspettative dei nostri giovani.
"Prospettive socialiste" riunisce compagne e compagni che hanno a cuore il futuro del partito socialista. Non è un movimento contro qualcosa o qualcuno, ma vuole essere quel pungolo che tiene viva la discussione sui valori identitari e prioritari di un moderno e forte partito socialista. È un invito a tutte quelle compagne e a quei compagni che vogliono ritrovarsi a discutere delle prospettive del socialismo ticinese.
La discussione interna sui nostri valori e le nostre priorità deve cambiare registro. Il Comitato cantonale deve ritrovare la sua centralità di luogo di confronto e di decisione. Non si può continuare ad usare il Comitato cantonale come luogo di ratifica di decisioni già prese in seno alla direzione. Decidere non vuol dire semplicemente dire di Sì o di No; significa essenzialmente partecipare al processo di elaborazione delle scelte che il partito deve fare.
Allargando la partecipazione democratica nelle scelte rilevanti del partito si può rinforzare quel senso di appartenenza necessario affinché l'individuo si metta a disposizione della collettività, arrivando così anche al rafforzamento delle sezioni che sono il più incisivo collegamento che il partito ha con il territorio.
Il confronto non deve essere visto come un momento di scontro, distruttivo, ma come occasione di crescita per la creazione di un progetto politico condiviso e partecipato.
Noi chiediamo a tutte le compagne e ai compagni di lavorare uniti in maniera franca e sincera per il rafforzamento degli ideali e delle prospettive del nostro Partito socialista.

7 marzo 2010

Elezioni nel Gambarogno: eccoci pronti al via!



Il prossimo 25 aprile 2010 nel nuovo Comune del Gambarogno si terranno le prime Elezioni e come preannunciatovi ecco la nostra lista delle candidate e dei candidati al Consiglio comunale e al Municipio. 
Ricordo inoltre che Domenica 11 aprile 2010 nel tardo pomeriggio il nostro Gruppo Socialisti + Verdi + Indipendenti organizzerà un incontro conviviale aperto alla popolazione gambarognese per avere la possibilità di conoscere le candidate e i candidati, così come il programma per la prossima legislatura 2010-2012. Vi aspettiamo!!!

Candidate e Candidati al Consiglio Comunale

I CIRCONDARIO
Basso Gambarogno – Caviano, Gerra Gambarogno, Sant’Abbondio, San Nazzaro
Antognini Dario, 1957, Socialista, San Nazzaro  
Branca-Masa Federica, 1951, Indipendente, Ranzo
Colombo Samuele , 1977, Indipendente, Gerra Gambarogno
Liedtke Oliviero, 1963, Indipendente, Gerra Gambarogno
Nessi Eros, 1953, Socialista, San Nazzaro
Pampuri Orlando, 1949, Indipendente, Gerra Gambarogno
Pittà Nadia, 1974, Socialista, San Nazzaro

II CIRCONDARIO
Medio Gambarogno - Indemini, Piazzogna, Vira Gambarogno
Flachsmann Tiziano, 1989, Verdi, Indemini
Keller Victor, 1980, Indipendente, Vira Gambarogno
Pelloni Gabriele, 1956, Indipendente, Piazzogna
Nina Prétat, 1958, Indipendente, Piazzogna
Ugas Bruna, 1949, Socialista, Piazzogna
Zenoni Augusto, 1958, Indipendente, Piazzogna

III CIRCONDARIO
Alto Gambarogno - Contone, Magadino
Dellea Franco, 1961, Socialista, Quartino
Laffranchi Gianni, 1951, Indipendente, Contone
Lamm Peter, 1937, Socialista, Magadino
Lanini Gianclaudio, 1947, Indipendente, Magadino
Leoni Christian, 1971, Indipendente, Contone
Leoni Maria, 1948, Socialista, Contone
Palmoso Stefano, 1942, Socialista, Quartino
Pawlowski Gian Pietro, 1956, Verdi , Quartino
Rohrer Basil, 1989, Socialista, Quartino
Rohrer Uzuner Jacqueline, 1957, Socialista, Quartino
Romeo Luca, 1984, Socialista, Quartino
Salvisberg – Della Bruna Daniela, 1949, Socialista, Quartino
Salvisberg Miriam, 1983, Indipendente, Quartino

Candidate e Candidati Municipio

Laffranchi Gianni - 1951, Indipendente, Contone
Nessi Eros - 1953, Socialista, San Nazzaro
Pelloni Yvette - 1958, Socialista, Piazzogna
Pittà Nadia - 1974, Socialista, San Nazzaro
Rohrer Uzuner Jacqueline - 1957, Socialista, Quartino


2 marzo 2010

Elezioni nel Gambarogno: lanciata la sfida!


Ed eccomi qui, di nuovo impegnata per la politica! Dopo l'avventura delle cantonali e la candidatura al Consiglio Nazionale nel 2007, ecco la volta dell'impegno a livello comunale! 
Per le prossime Elezioni del nuovo Comune del Gambarogno che si terranno il 25 aprile 2010 ho dato la mia disponibilità ad entrare in lista sia per il Consiglio comunale, sia per il Municipio ...anche se nel Gambarogno mi conoscono a fatica, considerato che per anni ho vissuto e lavorato nel Sottoceneri e di provenienza sono grigionese. ...mah, dopo tutto è importante sostenere i progetti in cui crediamo e mettersi a disposizioni di questa nuova forza politica, che ritengo possa veramente offrire alla nuova entità comunale un importante valore aggiunto. E quindi spero veramente che la nostra lista possa ottenere un buon riscontro da parte della cittadinanza gambarognese.
Dopo diversi incontri con il gruppo di lavoro, che da novembre si incontra mensilmente per preparare le Elezioni, la scorsa settimana è nata ufficialmente la coalizione progressista "Socialisti + Verdi + Indipendenti", pronta a schierarsi per le prossime Elezioni di aprile!
 
E per quanto riguarda la campagna elettorale, quale Copresidente del PS Gambarogno insieme a Jacqueline, da mesi ci dedichiamo con una certa attenzione a questo importante appuntamento elettorale ...e gli impegni, devo dire, sono parecchi! Fortunatamente quale gruppo socialista da subito ci siamo attivati per prepararci alle Elezioni, in quanto reputiamo che l'aggregazione rappresenti per noi un'opportunità imperdibile per rilanciare il nostro territorio!

Sono certa che chi avrà la pazienza di leggere il nosto programma comprenderà con una certa facilità l'importanza dei nostri progetti! Scrivetemi, ve lo invierò volentieri in formato PDF via e-mail!

E in attesa delle prossime informazioni elettorali, vi lascio con il mio solito A-riblog!
A prestissimo!
Nadia 
 

Fonte immagini: Gambarognoturismo

18 febbraio 2010

AUGURONI MARIUCCIA, 100 ANNI DI SIMPATIA!

Carissima Mariuccia!

Ti seguo con piacere da molti anni e desidero farti i miei migliori AUGURI per questo splendido traguardo!

Fonte immagine: sito RSI, blog di Mariuccia Medici. 
 
Ho iniziato a seguire le commedie dialettali insieme alla mia nonnina e lei era una tua grandissima FAN! E sono certa che se oggi non ti facessi gli AUGURI lei non mi perdonerebbe! 
Sei entrata nelle nostre case con energia, simpatia e grande ironia! Ci hai affezionato al teatro e insieme agli attori di sempre continui a farci sorridere! Anche nel Grigioni Italiano insomma hai parecchi ammiratori e ammiratrici! 

Di cuore ancora tanti, tanti Auguri!

Un abbraccio, Nadia 

Scrivi anche tu gli Auguri a Mariuccia! Ecco il link al suo sito

13 febbraio 2010

Bill, sarai sempre con noi!


Ci sono moltissimi pensieri e ricordi che ci riportano a te. E in tanti di questi ricordi difendevi dei principi e dei valori fondamentali, difendevi la dignità dei più deboli, i lavoratori, gli animali, la natura. Difendevi quanto c'è di più prezioso al mondo, senza risparmiarti. Sono ricordi che ti vedono sempre in prima fila: Anna giustamente ti ha ricordato come un combattente, perchè era questa la tua indole, anche quando le tue battaglie per la maggior parte della sinistra risultava scomoda, poco pagante. Tu non mancavi quando c'era da schierarsi dalla parte dei più bisognosi, non saresti stato tu. Coerente con le tue idee e i tuoi ideali, sei stato per me un esempio di rettitudine, di quel senso di giustizia che non lascia spazio all'opportunismo, un esempio di generosità, di umanità, di solidarietà e di profonda saggezza. Le tue battaglie parlano per te; eri tu (e pochi altri) la persona che dei propri principi e valori ne ha fatto una vita. E oggi anche gli avversari politici ti ricordano con stima, hanno riconosciuto in te una persona di valore. Perchè sì, caro Bill, tu sei stato per me, per molti giovani, per molti di noi un Grande Uomo. 
Quanto vorrei poter riscrivere la storia di quella maledetta sera, ci hai lasciati troppo presto. E se penso che non ti vedrò più sulle barricate, alle manifestazioni o tra le fila di un corteo, mi sembra che qualcosa non torni. Ci mancherai, Bill, ma sono certa che accanto a noi il tuo spirito ci sarà sempre. Il tuo esempio e i tuoi insegnamenti ci guideranno sempre, anche in futuro. 
Non ti saluto con un "riposa in pace", perchè da combattente presente nei nostri cuori, continueremo a portarti con noi nelle tante battaglie che meritano di essere portate avanti. Così, con le lacrime agli occhi e tanta tristezza nel cuore, non posso che gridare al cielo

Bill, hasta la victoria, siempre!

Un ultimo abbraccio,
Nadia


24 gennaio 2010

Kurt Imhof critica il percorso storico della Svizzera dagli anni '70


 Svizzera, il mito da rielaborare - versione dell'articolo: pdf.

Rivelatrice l'intervista rilasciata dal sociologo Kurt Imhof al settimanale ticinese l'Azione, lo scorso 11 gennaio 2010. Brava la Redazione di Azione! E complimenti al Direttore Peter Schiesser (di cui è  l'editoriale), un giornalista che in questi ultimi anni ha soprattutto saputo far rinascere la pubblicazione!
Splendido lavoro Peter!


Perchè trovo l'intervista a Imhof tanto speciale? 
Beh, per due semplici motivi.

Il primo motivo riguarda sicuramente il contenuto della sua analisi: fine, lucida, aperta, attenta ai dovuti equilibri e rivelatrice, perchè spiega molto bene quelli che sono i meccanismi politici che hanno portato la Svizzera nella situazione difficile in cui si trova. Kurt Imhof fornisce alla giornalista risposte molto concrete, con lucidità e chiarezza. La sua franchezza è quasi disarmante e non risparmia nessuno. Personalmente trovo si tratti di considerazioni assolutamente condivisibili, che l'intera classe politica dovrebbe leggere e fare proprie. ...ma non voglio riverlare di più, l'intervista merita di essere letta fino all'ultima parola!

Il secondo motivo riguarda invece aspetti di natura prettamente "giornalistica", mediatica. Succede fin troppo raramente che la stampa svizzero italiana si rivolga a sociologi svizzero tedeschi per un qualche problema o fenomeno riguardante il nostro Paese. Solitamente il ticinese si interessa marginalmente di approfondimenti e analisi che interessano la Svizzera tedesca. Così, se ti affidi alla stampa ticinese e hai l'esigenza di leggere qualcosa di più informativo (e critico) sui fatti che avvengono nel resto del Paese, ti tocca abbonarti a un qualche altro quotidiano/settimanale svizzero (...io consiglio la Wochenzeitung, nota come WOZ!). Non mi riferisco ai temi di respiro nazionale, come ad esempio l'attualità politica che, grazie ad alcune ottime trasmissioni, trova spazio anche nel nostro Cantone (penso specificamente alla trasmissione radiofonica Modem di Rete UNO/RSI, ogni mattina alle ore 8.30). Mi riferisco piuttosto alle notizie che riguardano il resto della Svizzera che dai media ticinesi vengono spesso ridotte alle poche righe di agenzia (sda/ats). E questo è veramente un peccato perchè vi sono degli approfondimenti e dei dibattiti nel resto del Paese che sembra non interessino il Ticino, mentre farebbe bene a questo Cantone interessarsi maggiormente di quanto avviene nel resto della Svizzera. Chissà che non sia proprio questo uno dei motivi che spinge il Ticino all'isolamento...

Ecco quindi, a mio avviso, il valore aggiunto che ci ha offerto l'Azione con questa intervista!

Buona lettura! E a ri-blog!
Nadia