25 gennaio 2015

Insieme per un altro Ticino!



ASSEMBLEA I VERDI TICINO - 24 Gennaio 2015
INTERVENTO QUALE CANDIDATA PER IL GRAN CONSIGLIO


Saluto con piacere tutti i presenti

Qualcuno di voi mi conosce, altri meno - ed è utile quindi ricordare da dove vengo, conoscere un pochino del mio passato per capire perché ho scelto I Verdi.

Provengo dal Grigioni Italiano, dalla Val Poschiavo, una valle di montagna che porto nel cuore e che visito quando mi è possibile. Sono cresciuta in un piccolo paesino in cui la vita era molto semplice, libera - i prati, i campi, il bosco e i ruscelli erano la nostra play station – conoscevamo ogni sasso e muretto intorno a noi. Da bimbi e adolescenti si faceva fieno, anche in montagna -  imprese faticose per chi faceva il lavoro duro, per noi bimbi era un correre avanti e indietro a portare bibite, portare rastrelli e riportare falci, ricordi meravigliosi. Ho avuto la fortuna di vivere la vita contadina, di badare alle mucche e di vivere sugli alpeggi nel periodo estivo. Il vivere di allora non considerava la natura un qualcosa di parallelo alla vita quotidiana, la natura era una parte di noi e ce ne prendevamo cura.

Poi sono cresciuta, ho lasciato il mio paese e ho continuato gli studi prima in Engadina poi all’Università di Berna. Ho studiato economia politica e sociologia e il destino, il mio percorso lavorativo, mi ha portata in Ticino, dove ho conosciuto Manuel e insieme oggi abbiamo una splendida famiglia, due bimbe vivaci e spensierate. E non c’è per me motivazione più sana e concreta, che mi spinga a far politica e occuparmi della cosa pubblica – il nostro presente e il loro futuro.

Quello però di cui oggi avevo bisogno è la concretezza, la motivazione e l’entusiasmo che ritrovo nei Verdi. Per me era fondamentale avere l’opportunità di condividere un progetto di società concreta:

una società che si impegna, consapevole e rispettosa delle nostre tradizioni contadine, nel voler creare una società capace di vivere in simbiosi con la natura, quindi consapevole del valore prezioso del nostro territorio;

una società saggia e lungimirante nell’implementare un settore produttivo e lavorativo prima di tutto umanogiusto, fatto di salari equi e di pari opportunità, ma anche sostenibile – rispettoso delle risorse che usa e consuma;

una società capace di ridimensionarsi in quelli che sono i consumi e le proprie abitudini, capace di riconoscere nella qualità di vita l’essenza del vivere;

una società impegnata nel voler realizzare l'importante svolta energetica, aspetto che saprà probabilmente promuovere più pace (evitando pesantissime guerre in nome dell’oro nero), di quella che oggi la politica internazionale è in grado di attuare e ottenere;

una società aperta e accogliente, aperta al confronto con altre culture in quanto forte nella propria identità e generosa nei confronti di chi è meno fortunato.

Sì, è il partito dei Verdi che oggi mi offre un progetto di società in cui impiegare le mie energie con forza, impegno e convinzione. Ho scelto il partito dei Verdi perché lo vedo capace nel concreto, ostinato e rumoroso da un lato, ma anche silenziosamente attivo, capace di riflettere e di dibattere su ogni aspetto - anche quello più scomodo, dall’altro.
Ho visto e conosciuto nelle scorse settimane l’impegno dei Verdi a livello regionale e nazionale e da tempo conosco l’impegno dei Verdi a livello comunale, con Gian Pietro Pawlowski, spesso ci siamo battuti anche soli nel gruppo per i nostri ideali.
Sì, era questo il momento per me, di cambiare. Dopo lunghe riflessioni sul mio futuro, di fronte ad una probabile cadrega in Gran Consiglio tra le fila del PS, ho preferito essere fedele a me stessa e ho scelto il progetto verde – e, indipendentemente da come andrà ad aprile, sono felice di aver scelto i Verdi e sono ansiosa di potervi contribuire nel mio piccolo.

Sì, io resto quella di sempre - libera, laica, di sinistra e sempre aperta al confronto.
Apprezzo molto la schiettezza che caratterizza il nostro partito e credo che questo sia uno dei tanti ingredienti che oggi fa sì che i Verdi siano interessanti per molte persone. E proprio in questo – nel parlare alla gente e farlo in modo schietto, non mi sento per nulla una mosca rossa, e spero proprio che in futuro questi modi schietti non vengano meno.
Per tutto il resto, Sì che si può! Si può cambiare e credere nel cambiamento, perché come disse Eleanor Rossevelt in una frase che mi accompagna da sempre

Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei loro sogni.”

Grazie per l’ascolto.