14 dicembre 2013

Nessun sostegno a Questo Palazzo del cinema!



...mi hanno incuriosita le riserve e le nuove garanzie richieste questa settimana dal Consiglio di Stato alla Città di Locarno, proprio in merito allo stanziamento del credito a sostegno del Palazzo del Cinema di Locarno! ...e mi dico: allora ci avevamo visto bene! Altro che sostegno incondizionato!
Per me si tratta dell'ennesima conferma di quello che oggi è un progetto pensato e presentato in modo precipitoso, senza i necessari accertamenti e le dovute condivisioni in termini di partecipazione all'ideazione - sono troppe le domande, le ombre e le incertezze che accompagnano questo progetto - in termini di contenuti, di finanziamento e di progettualità futura. E più i giorni passano, più sono convinta che aver bocciato il credito sia stata la miglior cosa da fare di fronte all'utilizzo imprudente dei nostri soldi, soldi delle cittadine e cittadini del Gambarogno, che comporta una donazione a fondo perso alla Città di Locarno pari a CHF 300'000 (o peggio ancora di CHF 600'000 come proposto dal Messaggio municipale). Ribadisco volentieri che sono stati proprio i giovani ad essere critici verso lo stanziamento del credito - in Commissione Gestione hanno subito esposto una posizione chiara al riguardo Ivan Sargenti (Lega) ed Eder Richina (PLR) ...e non certo per mancanza di visioni, di progettualità e di spirito solidale - come invece ha sostenuto il Sindaco.

Personalmente appoggio con convinzione il referendum contro lo stanziamento di CHF 300'000 a favore di questo Palazzo del Cinema e non perché ho le fette di salame negli occhi e non ritengo importante sostenere progetti regionali di un certo valore, bensì perchè non è questo il progetto che a mio avviso è in grado di offrire il valore aggiunto di cui c'è bisogno in termini culturali! Si ritorni sui propri passi e si lavori in modo concertato e prudente, come dev'essere se vi è la partecipazione finanziaria dell'ente pubblico! 
Ecco il messaggio di minoranza che ho redatto e letto - in occasione della riunione del Consiglio comunale del Comune di Gambarogno, tenutasi lo scorso 25 novembre - in cui spiego le motivazioni di questa mia/nostra riserva. A Ivan ed Eder la mia riconoscenza! 
Su, ora firmiamo il Referendum affinché sia possibile che ad esprimersi sul tema sia la popolazione gambarognese - qualunque sarà il responso alle urne.
...buona lettura!
Nadia

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Rapporto di minoranza della Commissione della Gestione sul messaggio municipale no. 42/2013 inerente la concessione di un credito di CHF 600'000.00 quale partecipazione alla realizzazione del Palazzo del Cinema di Locarno, al mappale no 124 RFD Locarno – Importo da versare in 10 anni

Care Colleghe, Cari Colleghi,


Come primo aspetto riteniamo doverosa un’osservazione sul credito dovuto dal nostro Comune al progetto; credito che, premesso, l’Esecutivo non ha discusso preventivamente con la Commissione della gestione. Considerato l’importo del credito (a fondo perso) richiesto al Consiglio comunale, il messaggio presentato dal Municipio meriterebbe di dettagli e garanzie maggiori, ben più di quanto è stato possibile presentare. Uno dei punti che lascia maggiormente perplessi nel messaggio è l’aver convenuto una simile chiave di ripartizione dei contributi comunali: questa proposta, legata a parametri ponderati in modo sicuramente discutibile, penalizza non poco il nostro Comune e risulta a nostro avviso fortemente svantaggiosa rispetto ad altri comuni. Un semplice confronto di quanto sono chiamati ad elargire alcuni comuni limitrofi a quella che dovrà essere l’ubicazione del Palazzo, parla da solo; la vicinanza alla Città di Locarno non è ad esempio tenuta in debita considerazione. Questa avrebbe dovuta essere una variabile da ponderare nel definire i crediti dei singoli comuni e, a questo proposito, ci si sarebbe potuti aspettatare un maggior impegno da parte degli esecutivi coinvolti nel determinare le variabili da considerare per definire i singoli importi.

Indipendentemente comunque da aspetti più o meno discutibili contenuti nella richiesta di credito sottoposta al Consiglio comunale, a nostro avviso non sussistono motivi di tale rilevanza da giustificare il coinvolgimento finanziario del nostro Comune a questo progetto.
Siamo dell’avviso che il denaro della popolazione gambarognese - che si tratti di CHF 600'000 o di CHF 300'000, come proposto dal rapporto di maggioranza, non debba contribuire ad un progetto tanto discusso, sia in termini culturali, che in termini economico-finanziari.
I progetti che il nostro Comune si appresta a promuovere e realizzare chiederanno impegni economici rilevanti e tra questi, ne siamo convinti, debba trovare spazio anche la cultura. Le potenzialità per valorizzare quanto esiste già sul nostro territorio ci sono e promuovere una vita culturale vivace sul suolo gambarognese sarebbe veramente quel valore aggiunto che - in seguito alla fusione - ci si aspettava e ancora ci si aspetta. Sono meritevoli gli sforzi fatti fino ad ora, il sostegno assicurato alle numerose associazioni e organizzazioni attive nel Gambarongo, ma vi sono anche campi in cui mancano ancora delle offerte concrete – si pensi ad esempio al campo della letteratura, della poesia, ai racconti che riguardano la nostra storia e l’incontro con altri mondi, ad incontri con saggisti, ricercatori/ricercatrici e scienziati, di compagnie teatrali e di spazi aperti allo scambio intergenerazionale – ambiti che purtroppo risultano essere parecchio assenti sul nostro territorio, nonostante le idee e le proposte non manchino. Vi è veramente un potenziale in ambito culturale che merita di essere valorizzato sul suolo gambarognese e prima di andare a donare questi soldi alla Città di Locarno, soldi dei nostri cittadini e cittadine, vanno a nostro avviso sviluppati e realizzati progetti capaci di far vivere prima di tutto la nostra realtà comunale.

Se c’è chi pensa che la donazione alla Città di Locarno sia dovuta anche solo in termini di solidarietà, a priori e quindi indipendentemente dal progetto che ci si appresta a promuovere e realizzare, ebbene a nostro avviso questa posizione è da considerarsi superficiale ed è carica di servilismo nei confronti di chi ha convenuto accordi a destra e a sinistra, senza elaborare un concetto chiaro, di dettaglio e un piano finanziario sugli anni capace di convincere chi è chiamato a partecipare finanziariamente alla sua realizzazione, anche solo in termini marginali. Se vengono utilizzati contributi della cittadinanza, la trasparenza, l’attenzione in termini di progettualità e di cautela finanziaria, sono aspetti che devono essere messi in primo piano.
Sul progetto, vi sono inoltre importanti riserve, in merito agli interessi legati alla Fondazione che intende investire in questo Palazzo del cinema, e non solo. In riferimento a questo finanziatore, è opportuno proprio parlare di investimento, in quanto in questo caso sarà veramente un’interessante manovra finanziaria ad essere realizzata. Le condizioni poste, seppur poco trasparenti nel messaggio presentato al nostro Legislativo, lasciano trapelare dei palesi interessi finanziari in questo progetto – non pare trattarsi di un nobile gesto mosso dalla generosità.
A questo proposito non vogliamo certo fare i conti in tasca alla Città di Locarno e neanche processi alle intenzioni, ma oggi sappiamo bene com’è andata con il Centro balneare e oltretutto sono note anche diverse riserve sul progetto in questione, da parte di associazioni e organizzazioni culturali che oggi fanno vivere la Città di Locarno. Il contenitore “Palazzo del cinema”, nonostante vi siano stati interventi di personaggi noti favorevoli al progetto, oggi come oggi presenta parecchie incognite sia in termini finanziari, sia in termini culturali. Inoltre in futuro sarà una società anonima a gestire e dirigere il progetto – senza alcuna garanzia che degli interessi particolari prendano col tempo il sopravvento sulla destinazione di questi spazi. Anche per questo siamo convinti che il progetto non si debba rifare a partecipazioni comunali, se non vi è un chiaro riferimento al servizio pubblico che ne deve derivare - e questo indipendentemente dalla generosità del contributo comunale. Si tratta di una questione di responsabilità politica, ancor più se questi crediti sono da considerare donazioni a fondo perso concessi col denaro della nostra cittadinanza.

Concordiamo infine con chi, nel rapporto di maggioranza, non considera la cultura un lusso. Proprio per questo siamo dell’avviso che progetti anche meno onerosi e ambiziosi, ma concreti e ben concertati anche in termini di “domanda” (economicamente parlando), possano offire molto, se non anche più in termini di “cultura a disposizione della nostra popolazione”. Siamo inoltre certi che il denaro non verrà buttato via se investito altrimenti; anzi, siamo convinti che questo denaro investito in validi progetti alternativi, sempre indirizzati al mondo della cultura, possa coinvolgere anche più da vicino e in modo diretto la nostra cittadinanza, facendola vivere e arrichendola in termini di visioni e di apertura al mondo.

In prospettiva, sempre in un’ottica economico-finanziaria, sottolineamo inoltre quanto questo – per il nostro giovane Comune - sia un momento decisivo per il consolidamento delle nostre possibilità. Questo è un aspetto che siamo convinti emergerà anche dai prossimi conti preventivi e dal piano finanziario sempre in divenire. Si ipotizzano investimenti di diversi milioni per progetti di ristruttrazione del centro sportivo, lavori di ristrutturazione delle scuole medie di Vira, interventi architettonici alle scuole elementari di Contone, nonché l’investimento mirato all’acquisto delle azioni SES ed altri impegni finanziari previsti da piano finanziario.
La gestione del denaro pubblico, considerate anche le incognite provenienti dalla precaria situazione finanziaria del Cantone, riteniamo debba ancor più essere il frutto di ponderazioni politico-strategiche accurate, rivolte primariamente al nostro territorio e alle potenzialità che meritano di essere sviluppate e valorizzate dalla cittadinanza gambarognese già oggi attiva nel mondo della cultura.


Tenuto conto di quanto indicato dal presente rapporto, invitiamo il Consiglio comunale a respingere il messaggio municipale come pure la proposta presentata dal rapporto di maggioranza e prevedere nei prossimi conti preventivi un adeguato credito a sostegno della cultura che tocchi ambiti oggi come oggi ancora sostenuti marginalmente o completamente assenti.


Nadia Pittà Buetti
Relatrice del rapporto di minoranza
Presidente della Commissione Gestione