...mi hanno incuriosita le riserve e le nuove garanzie richieste questa settimana dal Consiglio di Stato alla Città di Locarno, proprio in merito allo stanziamento del credito a sostegno del Palazzo del Cinema di Locarno! ...e mi dico: allora ci avevamo visto bene! Altro che sostegno incondizionato!
Per me si tratta dell'ennesima conferma di quello che oggi è un progetto pensato e presentato in modo precipitoso, senza i necessari accertamenti e le dovute condivisioni in termini di partecipazione all'ideazione - sono troppe le domande, le ombre e le incertezze che accompagnano questo progetto - in termini di contenuti, di finanziamento e di progettualità futura. E più i giorni passano, più sono convinta che aver bocciato il credito sia stata la miglior cosa da fare di fronte all'utilizzo imprudente dei nostri soldi, soldi delle cittadine e cittadini del Gambarogno, che comporta una donazione a fondo perso alla Città di Locarno pari a CHF 300'000 (o peggio ancora di CHF 600'000 come proposto dal Messaggio municipale). Ribadisco volentieri che sono stati proprio i giovani ad essere critici verso lo stanziamento del credito - in Commissione Gestione hanno subito esposto una posizione chiara al riguardo Ivan Sargenti (Lega) ed Eder Richina (PLR) ...e non certo per mancanza di visioni, di progettualità e di spirito solidale - come invece ha sostenuto il Sindaco.
Personalmente appoggio con convinzione il referendum contro lo stanziamento di CHF 300'000 a favore di questo Palazzo del Cinema e non perché ho le fette di salame negli occhi e non ritengo importante sostenere progetti regionali di un certo valore, bensì perchè non è questo il progetto che a mio avviso è in grado di offrire il valore aggiunto di cui c'è bisogno in termini culturali! Si ritorni sui propri passi e si lavori in modo concertato e prudente, come dev'essere se vi è la partecipazione finanziaria dell'ente pubblico!
Ecco il messaggio di minoranza che ho redatto e letto - in occasione della riunione del Consiglio comunale del Comune di Gambarogno, tenutasi lo scorso 25 novembre - in cui spiego le motivazioni di questa mia/nostra riserva. A Ivan ed Eder la mia riconoscenza!
Su, ora firmiamo il Referendum affinché sia possibile che ad esprimersi sul tema sia la popolazione gambarognese - qualunque sarà il responso alle urne.
...buona lettura!
Nadia
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Rapporto di minoranza della
Commissione della Gestione sul messaggio municipale no. 42/2013 inerente la
concessione di un credito di CHF 600'000.00 quale partecipazione alla realizzazione
del Palazzo del Cinema di Locarno, al mappale no 124 RFD Locarno – Importo da
versare in 10 anni
Care Colleghe, Cari Colleghi,
Come
primo aspetto riteniamo doverosa un’osservazione sul credito dovuto dal nostro
Comune al progetto; credito che, premesso, l’Esecutivo non ha discusso
preventivamente con la Commissione della gestione. Considerato l’importo del credito
(a fondo perso) richiesto al Consiglio comunale, il messaggio presentato dal
Municipio meriterebbe di dettagli e garanzie maggiori, ben più di quanto è stato
possibile presentare. Uno dei punti che lascia maggiormente perplessi nel
messaggio è l’aver convenuto una simile chiave di ripartizione dei contributi
comunali: questa proposta, legata a parametri ponderati in modo sicuramente
discutibile, penalizza non poco il nostro Comune e risulta a nostro avviso fortemente
svantaggiosa rispetto ad altri comuni. Un semplice confronto di quanto sono
chiamati ad elargire alcuni comuni limitrofi a quella che dovrà essere l’ubicazione
del Palazzo, parla da solo; la vicinanza alla Città di Locarno non è ad esempio
tenuta in debita considerazione. Questa avrebbe dovuta essere una variabile da
ponderare nel definire i crediti dei singoli comuni e, a questo proposito, ci
si sarebbe potuti aspettatare un maggior impegno da parte degli esecutivi
coinvolti nel determinare le variabili da considerare per definire i singoli
importi.
Indipendentemente
comunque da aspetti più o meno discutibili contenuti nella richiesta di credito
sottoposta al Consiglio comunale, a nostro avviso non sussistono motivi di tale
rilevanza da giustificare il coinvolgimento finanziario del nostro Comune a questo
progetto.
Siamo
dell’avviso che il denaro della popolazione gambarognese - che si tratti di CHF
600'000 o di CHF 300'000, come proposto dal rapporto di maggioranza, non debba
contribuire ad un progetto tanto discusso, sia in termini culturali, che in
termini economico-finanziari.
I
progetti che il nostro Comune si appresta a promuovere e realizzare chiederanno
impegni economici rilevanti e tra questi, ne siamo convinti, debba trovare
spazio anche la cultura. Le potenzialità per valorizzare quanto esiste già sul
nostro territorio ci sono e promuovere una vita culturale vivace sul suolo
gambarognese sarebbe veramente quel valore aggiunto che - in seguito alla
fusione - ci si aspettava e ancora ci si aspetta. Sono meritevoli gli sforzi
fatti fino ad ora, il sostegno assicurato alle numerose associazioni e
organizzazioni attive nel Gambarongo, ma vi sono anche campi in cui mancano
ancora delle offerte concrete – si pensi ad esempio al campo della letteratura,
della poesia, ai racconti che riguardano la nostra storia e l’incontro con
altri mondi, ad incontri con saggisti, ricercatori/ricercatrici e scienziati,
di compagnie teatrali e di spazi aperti allo scambio intergenerazionale –
ambiti che purtroppo risultano essere parecchio assenti sul nostro territorio,
nonostante le idee e le proposte non manchino. Vi è veramente un potenziale in
ambito culturale che merita di essere valorizzato sul suolo gambarognese e
prima di andare a donare questi soldi alla Città di Locarno, soldi dei nostri
cittadini e cittadine, vanno a nostro avviso sviluppati e realizzati progetti
capaci di far vivere prima di tutto la nostra realtà comunale.
Se
c’è chi pensa che la donazione alla Città di Locarno sia dovuta anche solo in termini
di solidarietà, a priori e quindi indipendentemente dal progetto che ci si
appresta a promuovere e realizzare, ebbene a nostro avviso questa posizione è
da considerarsi superficiale ed è carica di servilismo nei confronti di chi ha
convenuto accordi a destra e a sinistra, senza elaborare un concetto chiaro, di
dettaglio e un piano finanziario sugli anni capace di convincere chi è chiamato
a partecipare finanziariamente alla sua realizzazione, anche solo in termini
marginali. Se vengono utilizzati contributi della cittadinanza, la trasparenza,
l’attenzione in termini di progettualità e di cautela finanziaria, sono aspetti
che devono essere messi in primo piano.
Sul
progetto, vi sono inoltre importanti riserve, in merito agli interessi legati
alla Fondazione che intende investire in questo Palazzo del cinema, e non solo.
In riferimento a questo finanziatore, è opportuno proprio parlare di
investimento, in quanto in questo caso sarà veramente un’interessante manovra
finanziaria ad essere realizzata. Le condizioni poste, seppur poco trasparenti
nel messaggio presentato al nostro Legislativo, lasciano trapelare dei palesi
interessi finanziari in questo progetto – non pare trattarsi di un nobile gesto
mosso dalla generosità.
A
questo proposito non vogliamo certo fare i conti in tasca alla Città di Locarno
e neanche processi alle intenzioni, ma oggi sappiamo bene com’è andata con il
Centro balneare e oltretutto sono note anche diverse riserve sul progetto in
questione, da parte di associazioni e organizzazioni culturali che oggi fanno
vivere la Città di Locarno. Il contenitore “Palazzo del cinema”, nonostante vi
siano stati interventi di personaggi noti favorevoli al progetto, oggi come
oggi presenta parecchie incognite sia in termini finanziari, sia in termini
culturali. Inoltre in futuro sarà una società anonima a gestire e dirigere il
progetto – senza alcuna garanzia che degli interessi particolari prendano col
tempo il sopravvento sulla destinazione di questi spazi. Anche per questo siamo
convinti che il progetto non si debba rifare a partecipazioni comunali, se non
vi è un chiaro riferimento al servizio pubblico che ne deve derivare - e questo
indipendentemente dalla generosità del contributo comunale. Si tratta di una
questione di responsabilità politica, ancor più se questi crediti sono da
considerare donazioni a fondo perso concessi col denaro della nostra
cittadinanza.
Concordiamo
infine con chi, nel rapporto di maggioranza, non considera la cultura un lusso.
Proprio per questo siamo dell’avviso che progetti anche meno onerosi e
ambiziosi, ma concreti e ben concertati anche in termini di “domanda”
(economicamente parlando), possano offire molto, se non anche più in termini di
“cultura a disposizione della nostra popolazione”. Siamo inoltre certi che il
denaro non verrà buttato via se investito altrimenti; anzi, siamo convinti che questo
denaro investito in validi progetti alternativi, sempre indirizzati al mondo
della cultura, possa coinvolgere anche più da vicino e in modo diretto la
nostra cittadinanza, facendola vivere e arrichendola in termini di visioni e di
apertura al mondo.
In
prospettiva, sempre in un’ottica economico-finanziaria, sottolineamo inoltre
quanto questo – per il nostro giovane Comune - sia un momento decisivo per il
consolidamento delle nostre possibilità. Questo è un aspetto che siamo convinti
emergerà anche dai prossimi conti preventivi e dal piano finanziario sempre in
divenire. Si ipotizzano investimenti di diversi milioni per progetti di
ristruttrazione del centro sportivo, lavori di ristrutturazione delle scuole
medie di Vira, interventi architettonici alle scuole elementari di Contone, nonché
l’investimento mirato all’acquisto delle azioni SES ed altri impegni finanziari
previsti da piano finanziario.
La
gestione del denaro pubblico, considerate anche le incognite provenienti dalla
precaria situazione finanziaria del Cantone, riteniamo debba ancor più essere
il frutto di ponderazioni politico-strategiche accurate, rivolte primariamente
al nostro territorio e alle potenzialità che meritano di essere sviluppate e
valorizzate dalla cittadinanza gambarognese già oggi attiva nel mondo della
cultura.
Tenuto
conto di quanto indicato dal presente rapporto, invitiamo il Consiglio comunale
a respingere il messaggio municipale come pure la proposta presentata dal
rapporto di maggioranza e prevedere nei prossimi conti preventivi un adeguato
credito a sostegno della cultura che tocchi ambiti oggi come oggi ancora sostenuti
marginalmente o completamente assenti.
Nadia Pittà Buetti
Relatrice del rapporto di minoranza
Presidente della Commissione Gestione