9 febbraio 2013

Politica della migrazione - Congresso del PSS, Lugano - Settembre 2012

La politica della migrazione è indiscutibilmente un tema che da parecchio tempo viene cavalcato dalla destra. Ogni occasione è buona per buttare fango sugli stranieri e sulla loro esistenza sul suolo svizzero. Come il connubio "straniero - insicurezza" è ahimè scontato nei numerosi interventi pubblici, lo è anche il tema dell'"idraulico polacco" o del "frontaliere rubalavoro". Ma cosa c'è dietro queste tesi? Questi argomenti? E chi fa' veramente qualcosa per risolvere i reali problemi legati alla migrazione? E i vantaggi delle migrazioni?
Per rendere giustizia alla ricerca della verità è doveroso chinarsi sulla questione con una certa cognizione di causa; visto che le tesi della destra su questi argomenti sono più che mai note alla nostra cittadinanza. Banalizzare, minimizzare o ridicolizzare quanto ha fatto suo la gente di questi argomenti è pericoloso. Serve piuttosto una chiave di lettura alternativa del presente, per permettere alle cittadine e ai cittadini di riflettere sui diversi argomenti e permettere loro di farsi una propria opinione, magari di cambiarla o anche solo di completarla con informazioni che fanno luce su altri aspetti, altri valori.
Il PSS ha promosso una riflessione redigendo un documento in cui emergono punti di vista alternativi a quelli populisti urlati da voci assordanti - questo è un gesto che merita di essere riconosciuto e valorizzato. Come detto, spesso mancano letture alternative alla visione della destra e chi fatica a crearsi un'opinione rischia di cadere facilmente in considerazioni superficiali, semplicistiche. Il tentativo era praticamente un obbligo, anche se qualcuno ha storto il naso nella sinistra, in quanto l'ha considerata una risposta agli argomenti della destra, argomenti che andrebbero invece ignorati e a cui non bisognerebbe dare troppa importanza.
È vero, il documento non è perfetto, personalmente lo ritengo un approccio con parecchi limiti e alcune tesi sono oltretutto poco condivisibili, quasi si volesse accontentare un qualche "socialdemocratico" di troppo. Lo considero però un tentativo di lettura interessante della realtà, offre spunti, stimoli e prospettive diverse e meriterebbe di essere completato in quelle parti che lasciano alle volte il discorso un po' troppo sospeso, aperto o in quelle parti troppo silenti su quello che c'è prima e su quello che ci si aspetta per il futuro. Capisco anche che si tratterebbe di un lavoro che richiederebbe parecchio tempo e sappiamo bene cosa significa.
Il documento propone diversi argomenti convincenti, ma come dicevo vi sono anche punti che non mi hanno convinta per niente e uno in particolare mi ha lasciata sconcertata - la posizione sui rimpatri coatti. Ho partecipato e ho pertanto messo in discussione la formulazione proposta in occasione della Conferenza cantonale organizzata a Bellinzona dalla sezione ticinese del PSS. E considerate le mie convinzioni ho preso la parola anche in occasione del Congresso di Lugano (...quando sono convinta di una cosa e ci tengo, non mi è possibile stare a guardare). L'intervento è andato a sostegno della proposta di emendamento della Gioventù socialista, JUSO che mi vede praticamente sempre dalla sua parte. Un intervento abbozzato velocemente prima di prendere parola ...e se non era proprio perfetto, il messaggio  era chiaro e l'obiettivo era quello del forte sostegno all'emendamento - fondamentale per chi crede in una politica d'asilo rispettosa della dignità umana. Ecco l'intervento...

Care Compagne, Cari Compagni

Vi sono molti punti nel documento in cui le opinioni interne al nostro partito possono divergere - questo è comprensibile e il dialogo/il dibattito aiuta a chiarire meglio argomenti/contro-argomenti e a crescere.


Il tema della migrazione porta però con sè una riflessione importante ossia quello del rispetto della dignità umana. La proposta della Direzione rischia a mio avviso di relativizzare quelle che sono purtroppo le gravi conseguenze dell'applicazione delle misure coercitive odierne.


Sappiamo che da anni il rimpatrio coatto causa dei decessi - delle morti inaccettabili e ingiuste. E l'unico modo per evitare queste tragedie, oggi come oggi, è di vietare il rimpatrio coatto. Non ci possono bastare le rassicurazioni che da sempre vengono date dopo l'ennesimo decesso. Il nostro partito non può tollerare misure che non sono in grado di evitare la morte. È per questo che invito il nostro partito a distanziarsi da queste pratiche, in modo convinto e incondizionato - senza "se" o "ma".


Compagne e Compagni - il nostro partito su questo punto non può mostrarsi diviso e invito pertanto tutti voi alla responsabilità, affinché il rispetto della dignità umana possa essere considerato al nostro interno - un valore inviolabile. Vi invito a sostenere pertanto la valida proposta della Gioventù Socialista.


Solo l'abolizione di misure considerate delle torture sono una risposta concreta e coerente ai nostri principi e ai nostri valori. Spero in un NO e un BASTA convinto ai rimpatri coatti. 

Grazie per l'ascolto ed il sostegno.

L'esito? Un vero successo per la Gioventù Socialista! Un successo per chi crede nei Diritti umani e si allontana da qualsiasi tentativo ambiguo di relativizzare forme di violenza assolutamente inaccettabili,  magari per compiacere una quale posizione centrista.
Wow, che momento! E di fronte al risultato, in una votazione successiva, Levrat ha anche cercato di far fare un passo indietro ...ma non è servito a nulla - se non a fare una mera figuraccia. Insomma, tutto il merito e il mio riconoscimento va a loro - le giovani e i giovani socialisti! Su questo documento, come in molte altre occasione (ricordo sempre con orgoglio la loro iniziativa 1:12!!!), hanno fatto un lavoro incredibile e anche se non hanno ottenuto sempre l'appoggio della maggioranza del partito, la soddisfazione per loro dev'essere stata grande. Come grande è la speranza per il futuro, perchè saranno loro il nostro futuro! Avanti JUSO!

E come non ricordare da ultimo la grande soddisfazione per la confermatissima rielezione di Marina alla Co-Presidenza del partito! :) Per fortuna a fianco di Levrat c'è Marina! ...precisiamo: alla sua sinistra, naturalmente!

Un ultimo complimento alla Sezione luganese per il lavorone organizzativo, alla nostra instancabile Paola e a chi ha aiutato e contribuito alla riuscita del Congresso!

Hasta la victoria!





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