8 febbraio 2016

Grave la disinformazione! NO al Raddoppio!




La disinformazione fa male alla democrazia, perché inganna l'elettorato e veicola delle decisioni che meritano invece di essere prese sulla base di argomentazioni solide e veritiere. 

"Non lasciate che a pagare siano ancora una volta i ticinesi"

La  campagna per il raddoppio del San Gottardo sta diventato un caso di disinformazione da manuale. Si usano argomenti superati, si ignorano studi e perizie e si nascondono le cifre, addirittura si travisa quanto scritto nella Costituzione. Lo scopo è uno solo: fare in modo che i ticinesi e gli svizzeri accettino di spendere 3 miliardi di franchi per costruire una seconda canna al San Gottardo che aumenterà il traffico e gli ingorghi in Ticino, attirerà altro traffico pesante di transito e boicotterà la volontà popolare inscritta nella Costituzione di trasferire il traffico pesante su ferrovia. Ci sono domande di vitale importanza che finora i fautori del raddoppio, compresi il Consiglio federale e il Consiglio di stato, hanno eluso e informazioni che non vengono diffuse. Quando si chiede alla popolazione un investimento finanziario di 3 miliardi di franchi, in un periodo in cui le casse pubbliche già piangono, e di ipotecare tutto il proprio futuro il minimo che si possa fare è fornire informazioni complete e credibili.

1 - Incremento del traffico
Esistono due perizie che attestano un aumento del traffico al San Gottardo anche con due canne unidirezionali, con un conseguente incremento degli ingorghi in Ticino, in particolare attorno a Mendrisio e sulla A2 fra Mendrisio e Bellinzona. Continuare a ripetere che il traffico con aumenterà perché non ci saranno quattro corsie significa semplicemente sviare il discorso.Non esiste nessuno studio che dimostri che il traffico non aumenterà con il raddoppio e ci si chiede come sia possibile che né la Confederazione né il cantone abbiamo pensato a farlo realizzare.
Per quanto riguarda il traffico pesante, l’’aumento o la diminuzione dei veicoli pesanti che transitano dai valichi alpini svizzeri dipende dalla congiuntura economica, mentre le misure adottate finora dalla Svizzera hanno un influsso minimo. L'articolo 32 dell'Accordo sul traffico terrestre fra Svizzera e Unione europea vieta espressamente "l'introduzione di restrizioni quantitative unilaterali",  ogni forma di "discriminazione, diretta o indiretta, in base alla nazionalità del trasportatore, al luogo di immatricolazione del veicolo o all'origine e/o alla destinazione del trasporto" e garantisce la "libera scelta del modo di trasporto". Significa che non sarà  possibile in alcun modo limitare il numero di veicoli pesanti che transitano al San Gottardo e in Ticino, né obbligare le merci in transito ad utilizzare la ferrovia.
Oggi transitano circa 3’000 veicoli pesanti dalla galleria, ma la capacità anche con il sistema del contagocce è di 5’000 veicoli pesanti. Significa che anche lasciando la galleria esattamente com’è ora il numero di mezzi pesanti può aumentare del 66% e non esiste nessun mezzo per limitare il loro numero.
Come è possibile quindi garantire che non vi sarà un incremento del traffico pesante con l’attuale galleria e soprattutto con il raddoppio se la Svizzera non ha alcuna possibilità di introdurre misure per gestire il traffico pesante?
2 - incremento dell’inquinamento
Il traffico pesante è responsabile del 40% dell'inquinamento sulla A2 e le soglie di biossido di azoto sono costantemente superate. In Ticino il traffico commerciale sull’autostrada causa costi sanitari per le sole PM10 pari a 60 milioni di franchi l'anno, oltre 400 franchi a persona.  E come se non bastasse l’Europarlamento ha più che raddoppiato le soglie massime delle emissioni consentite per i veicoli. Già dall’anno prossimo le auto potranno inquinare il 110% in più  e entro il 2020 potranno inquinare oltre il doppio rispetto ad ora.
Che qualcuno dei fautori del raddoppio ci spieghi, per favore, come potrà diminuire l’inquinamento - e i costi a carico della comunità - con veicoli più inquinanti e non avendo nessuna possibilità di limitare il traffico pesante?
3 - Incremento della percentuale di merci trasportata su strada
La percentuale di merce trasportata su ferrovia diminuita dal 1994, data dell’approvazione in votazione popolare l’Iniziativa delle Alpi nel 1994, passado dal  74% al 67%. Fra il 200 e il 2013 infatti il volume delle merci trasportato su ruota attraverso le Alpi è aumentato del 44%, quello su ferrovia solo del 22%. Il numero di veicoli pesanti è rimasto stabile, ma solo perché sono più grandi e più inquinanti. Per poter introdurre la tassa sul traffico pesante infatti la Svizzera ha dovuto cedere alle pressioni Ue e ha autorizzato i TIR da 40 tonnellate. Il numero di camion al San Gottardo è calato solo fra il 2000 e il 2005 quando i TIR da 40 tonnellate erano contingentati poi si è stabilizzato, ma il volume delle merci trasportate su ruota è cresciuto. Il consumo di carburante è rimasto invariato e i livelli di CO2 pure. Neppure per quanto riguarda l’inquinamento fonico ci sono stati miglioramenti
Il Consiglio federale non è riuscito a migliorare il trasferimento delle merci dalla strada alla ferrovia neppure con una sola galleria. Come è possibile farlo con due gallerie?
4 - Un corridoio di transito per i TIR europei
Chi parla di isolamento del Ticino dimentica volontariamente di dire che non c'è bisogno di chiudere la galleria perché l'ultimo rapporto dell'Ustra, del settembre 2015,  afferma che è possibile intervenire sulla galleria esistente durante le normali chiusure notturne di manutenzione.
Far credere che il raddoppio serva alle valli è a dir poco ridicolo. Anzi le valli pagheranno un pesante tributo. Il cantiere per il secondo tubo occuperà una superficie di 220'000 metri quadrati di terreno, pari a 31 campi di calcio, ad Airolo e  altri 150'000 metri quadri, che corrispondono a 21 campi di calcio, a Göschenen UR. Il traffico già oggi è responsabile del 50 % delle emissioni complessive di NOx sugli assi del San Gottardo e del San Bernardino. A causa di fenomeni di inversione termina, l’inquinamento nelle valli è pari a quello dei centri urbani. Senza contare che l'unico studio sulla regionalizzazione dei costi esterni al traffico, realizzato nel 2001, ha stabilito che in media in Ticino ammontano a 1'850 franchi, il 20% in più che la media nazionale, ma nelle valli sono addirittura più alti fino a 3’941 franchi..
L’80% delle merci che varcano le Alpi è traffico di transito e solo una tonnellata su otto di e  traffico interno svizzero da o per il Ticino. Ma qual’è la percentuale di merci che partono da un paese Ue destinate ad un altro paese Ue sul totale del traffico commerciale alla galleria del San Gottardo?
Non si capisce perché le autorità non forniscano questi dati tanto più che i transiti vengono ora calcolati sulla base di informazioni fornite dalle stazioni di controllo della tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP), che sono ubicate ai valichi alpini svizzeri. È possibile quindi conoscere con precisione qual’è la percentuale di merci in transito. Vengono fornite solo le cifre globali di tutti i transiti alpini o di tutte le merci trasportate (strada + ferrovia), ma mai quelle sul traffico di transito su ruota al San Gottardo.
Il San Gottardo e il Ticino intero sono ormai diventati un corridoio di transito per il traffico merci europeo e la situazione peggiorerà visto che l’Accordo sui trasporti terrestri con l’Ue impedisce alla Confederazione di introdurre limiti. Il Consiglio federale ha già messo le mani in avanti precisando che in futuro l’obiettivo di riduzione dell’inquinamento nella regione alpina, iscritto nella Costituzione dovrà essere interpretato in altro modo e includere altre fonti inquinanti oltre al traffico pesante o altri settori. Queste le opzioni citate dal governo:
  1. il traffico transalpino leggero, vale a dire gli autofurgoni.
  2. il traffico viaggiatori, in particolare di quello individuale motorizzato
  3. le economie domestiche, l’artigianato, l’agricoltura e la selvicoltura
  4. questioni attinenti alla pianificazione del territorio, alla tutela del paesaggio, al turismo ecc.
Le associazioni di trasportatori locali, di automobilisti, economiche e turistiche che oggi vedono nel raddoppio del San Gottardo la panacea contro tutti i loro mali si rendono conto che in assenza di una qualsivoglia possibilità di limitare il traffico di transito europeo saranno proprio loro a subirne le conseguenze perché saranno introdotte limitazioni per gli autofurgoni, le vetture, le industrie o le istallazioni turistiche?
I primi ad essere penalizzati comunque saremo sempre noi, semplici cittadini, che dovremo pagare le conseguenze di un sempre maggiore traffico e inquinamento sia a livello di salute che finanziario.

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